• IL SENSO DELLA FAMIGLIA
  • LA CONSAPEVOLEZZA E L’EFFETTIVO
  • L’IMPEGNO SUI PROGETTI

Con emozione comincio il mio percorso ed il mio anno di Presidenza.

Ricevo il testimone da Gianfranco con cui fui ammesso nel club lo stesso giorno, il 9/7/2008 (lui allora proveniente dal Club di Varese), quasi sei anni fa.

IL SENSO DELLA FAMIGLIA
Il Rotary era ed è nella mia vita, sempre più mescolato ad essa.

Ho 39 anni ed entrai a 17 anni nel mio primo Interact Club: più della metà della mia vita l’ho trascorsa nel Rotary. Nel Rotary sono cresciuto, ho raccolto le mie migliori amicizie.

Solo 10 giorni fa ho sposato Gillian e costruito la mia famiglia.

Quel giorno, insieme all’abbraccio di molti di Voi, ho scelto di avere a fianco due testimoni rotariani che oggi mi onorano della loro presenza.

Segno che la mia vita si è unita con quella rotariana e che i valori che cerco nei miei Amici sono spesso i valori del Rotary, a voi tutti noti: la professionalità, l’etica, l’integrità, la solidarietà, la diversità.
Credo molto nella famiglia rotariana, nella condivisione di valori, interessi, momenti ed iniziative comuni.

Vivere il Rotary significa anche condividerne i momenti importanti con le persone care, dagli auguri di Natale alle serate conviviali fino alle iniziative di servizio.
Il primo messaggio che voglio quindi sottolineare è quello dell’invito alla Vostre famiglie, figli e Amici, a partecipare alla vita rotariana, come è stato ed accade nella mia personale esperienza.

LA CONSAPEVOLEZZA E L’EFFETTIVO
Il secondo messaggio che vorrei trasmettere è quello della consapevolezza e dell’impegno per l’effettivo. Negli ultimi anni il Rotary ha molto investito nella formazione dei propri membri.
Ma formare significa anche informare: per consapevolezza intendo la necessità che i soci del Club siano informati delle iniziative, delle scelte e delle criticità interne al Club.


Per proporre e sviluppare nuovi obiettivi, ma soprattutto per attrarre nuovi soci, occorre che tutti siano inseriti e coinvolti nei momenti principali della vita di Club. Fondamentale è conoscere il Club, i suoi cambiamenti.
Dobbiamo volgere gli sguardi nostalgici per il passato, ora più che mai, verso il presente mutevole e difficile di questo periodo.
Riflettevo sui miei anni di Rotary e notavo appunto quanto sia cambiato il Club solo nei 6 anni della mia vita associativa. Nel 2008 eravamo 91 soci, oggi, dalle ultime verifiche, siamo 72.
Può sembrare una piccola differenza, ma in realtà non ci sono solo i quasi 20 soci in meno, ma ci sono anche altri 27 vecchi soci sostituiti da altrettanti nuovi... quindi, dei 91 soci presenti nel 2008, quasi 50 non ci sono più: circa la metà del Club non è più la stessa di 6 anni fa. Sottolineo questo perché ritengo che un Club per crescere e migliorare debba conoscersi a fondo per prendere atto delle circostanze di fatto che lo hanno oggettivamente cambiato.
Sono altresì convinto che il nostro è un Club che più di altri ha saputo rifondare un effettivo di giovani impegnati e desiderosi di fare Rotary (nel 2008 l’età media era di 63 anni, oggi è scesa sotto i 60 anni).
Quest’anno il consiglio direttivo è composto di molti giovani, che hanno voglia di fare, di sperimentare.
La storia di questo Club mi ha tramandato molti momenti di eccellenza, che guardo con rispetto ed ammirazione. Voglio credere che quella primazia, in passato più volte riconosciuta al nostro Club, possa riproporsi. Forse ci vorranno anni, ma il Club ha ancora oggi ottime individualità da valorizzare e manifestare.
Il mio impego nello stimolare le molte eccellenze del Club sarà quello di favorire la comunicazione interna e la condivisione di idee e proposte.
Tutti devono sentirsi mossi a promuovere la crescita del Club.

L’IMPEGNO SUI PROGETTI
In questo senso, l’ultimo aspetto che vorrei valorizzare è quello dei progetti. Come sapete, con me si chiude il primo triennio di “visione futura”, un impegno per la continuità firmato da Andrea, Gianfranco e me nel 2012.
Se penso alla mia passione per la maratona che gli americani misurano in 26 miglia, e paragono le miglia ai mesi trascorsi, posso dire che dopo le prime 24 miglia corse da Andrea e Gianfranco, a me tocca quasi l’ultimo miglio, forse il più faticoso ma al tempo stesso anche il più gratificante.
Ci sono progetti da sviluppare ed altri nuovi da meditare, ideare, proporre.
Il servizio è e rimane un’anima importante del Rotary e del Club, merita dedizione e partecipazione, già nella fase della progettualità, della discussione e della selezione delle iniziative meritevoli.
Non nascondo, tra le altre, le recenti difficoltà sorte dopo la delibera del Rotary International di ritirare la partecipazione all’Expo che ci ha costretto a rimeditare alcune iniziative che avrebbero potuto beneficiare di quell’occasione di importante visibilità.
Ma ho fiducia nelle persone che in questi mesi di preparazione all’anno entrante hanno speso tempo ed energie per rivedere, migliorare ed aggiornare costantemente le iniziative in cantiere. Abbiamo le risorse umane per provare a costruire un’attività di servizio incisiva e significativa.
Il motto del Rotary International quest’anno è “Light up Rotary”, accendi la luce del Rotary.
Ora tocca a me, sento la responsabilità della carica, ma mi sento forte dell’abbraccio e del sostegno di molti. Vorrei non fosse solo un mio impegno, ma di tutti coloro che fanno parte di questa famiglia e si interessano affinché il nostro Club incida sul territorio, lasciando un segno profondo e partecipato.


Grazie della fiducia e buon lavoro.

Massimo Marconi

Presidente Anno Rotariano 2014/15

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